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velocipedi equestri

Tuesday, April 26, 2005

Il barracuda sudato

17/8/2005 20:46
Il barracuda sudato era là.
Una pescata esotica un po' datata : pesca tropicale , Autore: Giorgio
Quella volta fu un long tail a tentarmi; una piccola barca robusta, modello Libeccio, costruttore Wit; il motore, da camion flottante, era un Toyota di 45 HP.
Decisi l'acquisto ed il cambio di tipo di pesca al barracuda sudato, che giungeva per terzo (dapprima era stata acqua dolce, poi il mare da riva) come fosse stabilito da tempo, non avrei più insidiato spigole, muggini e orate o gronchi da riva, ora avevo una barca e potevo farcela col barracuda, sudato o meno!
Ora sono alla quinta, di barca, centinaia di "uscite", qualche bella pescata... ormai sempre più rara.
Avrei dovuto tenere un diario dei barracuda, ma il tempo era poco ed io sudato, c'era il lavoro e quant'altro, ma d'ora in avanti, se trovo lettori, scriverò ogni volta che prendo qualcosa, una sola promessa, cercherò di non allargar troppo le braccia sudate...
Dopo il dovuto preambolo, non avendo "pescate" valide in questi giorni, chè le seppie sembrano sparite, descrivo una pescata esotica e tropicale però un po' datata e sudato ... 1991 .

Mi trovavo in Tailandia per lavoro, esattamente a Krabi.
Era la stagione delle piogge, i giorni che sarei restato non erano molti ed avevo paura, essendo il golfo non proprio calmo, di non riuscire ad organizzare la pescata al barracuda.
Al villaggio dei pescatori l'anziano che decideva tutto continuava a rinviare, il mio stentato inglese non mi aiutava nel perorare l'"uscita.".
Miscredente come sono, riuscii a convincerlo sbiascicando un "Sawadee krap mak mak"....... ed aggiungendo cinquemila Baht al pattuito.
Si decise la barca, una grande slanciatissima e variopinta long tile, dalle mura robustissime, un legno simile al mogano, motore fuoribordo flottante diesel 55 HP !
Attesa la giusta marea, lì il mare si ritira per centinaia di metri, finalmente si esce,.
Siamo in tre: il marinaio, io ed un bambino di cui inizialmente non riesco a giustificare la presenza, specie con quel mare!
Presto chiarito, lui è la nostra "pompa di sentina", la calafatura lascia un pò a desiderare, imbarchiamo acqua, ma quel guscio di noce di cocco ne sgotta abbastanza.
Fatti i debiti scongiuri, dovendo raggiungere due isolette a qualche miglia dalla costa, calo in mare una lenza con un "cucchiaino" di venti centimetri, ma vuoi che la velocità è troppa, non c'era verso di farlo andare più piano, vuoi che l'acqua è troppo torbida non abboccano né Barracuda sudati né altri predatori della cui presenza sono certo.
Comincio ad avere brutti presentimenti, il mare sembra sempre più agitarsi, ma ormai terra ferma ed isole sono alla stessa distanza! Improvvisamente nel cavo di un'onda, a rasserenarmi, interviene la visione di un vecchio pescatore.
Sta sdraiato in una piccola canoa, fatta di un unico tronco svuotato, gli passiamo abbastanza vicino che riesco a distinguere la lenza che tiene in mano: un grosso cordino verde di nailon intrecciato; il suo piede che sporge fuori, funge da canna, il filo passa tra alluce e dito successivo ....boo! se lui è diventato vecchio posso stare tranquillo.
Finalmente arriviamo tra le due isolette, cerchiamo con un rudimentale ecoscandaglio, la profondità giusta 25 mt. circa, monto due canne, una per me una per il marinaio, per esca abbiamo solo dei pesci che sembrano grossi sardoni, ne faccio dei filetti ed innesco su ami 03 e mono-filo del 50.
Il marinaio si lamenta perché, dice, la lenza è troppo sottile, provo, sempre con i problemi legati alla lingua, a spiegargli la funzione della frizione ma non c'è verso!
La prima abboccata è per lui, il barracuda sudato!
Dapprima la frizione è troppo lenta e sbobina rapidamente metà del mulinello, poi, con il pesce probabilmente già in tana, lui prende il nailon in mano, lo forza, e rompe alla girella.
Sono passati pochi minuti ed è la mia volta, ho stretto la frizione quel tanto che mi consente di staccare il pesce dal fondale che so essere roccioso, faccio rapidamente recuperare l'altra canna e preparare il coppo, lentamente, ma sento che cede, non ha la violenta reazione del tonno, ma combatte abbastanza, cinque minuti e, dopo una" coppata " a vuoto, un bell'esemplare di barracuda umido di 26 kg circa viene a bordo!
Ci rimettiamo in pesca, ma abbiamo perso il fondale.
Cominciano ad abboccare, con mio grande stupore, dei grossi Pesce gatto, il marinaio mi urla di fare attenzione, ma non ce n'è bisogno conosco già le dolorose punture di quello che per noi è un "regalo" dello zio Tom, ne peschiamo quattro di circa un kg, a me piacciono, trovo le loro carni simili alle anguille, non hanno però incontrato il gusto della tavolata, di prammatica, che è seguita alla pescata, in quanto tutti il barracuda sudato preferivano!
Alla prossima !